Pronti per le vacanze, ma senza lasciare a casa la valigia dei buoni consigli per mantenere anche durante il meritato relax uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata. Soprattutto i bambini infatti, indipendentemente dalla stagione, temperature, devono seguire una dieta in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali imposte dalla crescita.
Cosa far mangiare ai bambini in vacanza con il caldo?
Ad aiutare mamme e papà a riempire la valigia dei suggerimenti è il dott. Piercarlo Salari, Pediatra esperto in nutrizione.
“Vacanza non deve essere sinonimo di “trasgressione” dalle buone abitudini alimentari né tantomeno di improvvisazione o anarchia – spiega il dott. Piercarlo Salari – Una volta che entrano nella routine quotidiana, anche se è quella della vacanza, le cattive abitudini tendono infatti a prendere il sopravvento e a persistere. Per questo è necessario fare attenzione e non cedere ad alimenti ipercalorici e a eccessi di sale o zucchero”.
I genitori devono perciò tenere presente che, soprattutto nel bambino:
– in estate la sudorazione aumenta
– caldo e umidità promuovono inappetenza e più precoce affaticabilità
– la maggiore attività motoria comporta un ulteriore incremento della perdite di acqua e minerali
Per questo bisogna mettere in valigia un buon Decalogo di consigli per una corretta alimentazione dei bambini:
- Tenere in considerazione le esigenze del bambino: per i più grandi, che praticano magari attività ludico-sportive, non sottovalutare l’aumento del fabbisogno di acqua e di energia: è bene proporre da bere spesso senza eccedere con le calorie.
- Se il bambino non ha voglia di mangiare, non forzarlo ma provare a proporre un altro pasto, magari più leggero, senza però farglielo saltare. Il pasto è un rituale da mantenere!
- Come il cibo, anche il sonno è un rituale e bisogna rispettarlo. Bisogna osservare abitudini regolari e rispettare gli orari, seguendo le esigenze del bambino. Perché anche il sonno influisce sulla dieta e sul metabolismo.
- “Onorare” la prima colazione: bisogna ricordarsi infatti che è uno dei pasti più importanti della giornata e bisogna sfruttarlo al massimo. Il bambino si è svegliato da poco, la temperatura ambientale è gradevole e una colazione anche più sostanziosa, in previsione di una giornata dinamica, è sempre preferibile a una merenda pomeridiana troppo calorica. Per i bambini fino ai 3 anni, è consigliabile il latte di crescita con l’aggiunta di due biscotti. Il latte vaccino, particolarmente ricco in proteine, associato ad un numero eccessivo di biscotti, può infatti predisporre a sovrappeso e obesità già dai primi anni di vita.
- Privilegiare piatti unici (meglio se “freddi”, come per esempio un’insalata di riso o di pasta) e pasti semplici che facilitano la preparazione, velocizzano i tempi e permettono un controllo migliore delle quantità consumate. L’importante è scegliere alimenti che assicurino l’equilibrio nutrizionale e garantiscano la copertura dei bisogni nutrizionali, in ogni fascia d’età. Anche per i bambini più piccoli, al di sotto dei tre anni, è importante continuare a offrire un’alimentazione specifica, che risponda a controlli di sicurezza e garantisca sempre elevata qualità. Scegliete quindi omogeneizzati di frutta senza zuccheri aggiunti e omogeneizzati di carne senza aggiunta di sale
- Accertarsi sempre della provenienza degli alimenti e prestare particolare attenzione all’igiene in cucina e durante il viaggio (vale anche per l’approvvigionamento dell’acqua)
- Ridurre al minimo la proposta di bevande zuccherate e caloriche, preferendo invece l’acqua, meglio se a temperatura ambiente e non ghiacciata
- Aumentare il consumo di frutta, verdura e pesce. Ricordate che, con il cambio di stagione, problematiche di stipsi possono manifestarsi o accentuarsi: per ridurre il rischio di incorrere in questo disturbo è importante garantire sempre un corretto apporto di acqua e fibre. L’utilizzo di un latte di crescita con fibre, dopo l’anno e sempre seguendo le indicazioni del proprio Pediatra, può essere di aiuto ad integrare la dieta del bambino.
- Approfittare del clima favorevole per far provare al bambino nuove esperienze sensoriali, a partire dalla vista, dal contatto e dall’assaggio di nuovi alimenti.
- Considerare la vacanza non solo come un momento in cui non abbassare la guardia, ma anche come opportunità per correggere eventuali abitudini alimentari scorrette e cambiare così lo stile di vita dell’intero nucleo familiare.
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