«Sì, sono diventata un po’ più romantica. Quando sei mamma da 10 anni acquisti quel senso di responsabilità che ti ha insegnato ad apprezzare ogni piccolo gesto o situazione che ti dona serenità». L‘ex adolescente punk diventata celebre grazie alla trilogia “Millennium” perché «il regista vedeva in me parecchi analogie con Lisbeth Salander» è cambiata. Noomi Rapace, la svedese importata da Hollywood, lo ammette nell’intervista rilasciata a “Io donna”.
Passa da un set all’altro e, stakanovista vera, in uno dei film che affronterà nel 2014, la pellicola di fantascienza “What Happened to Monday?” interpreta ben sette gemelle. Ha in cantiere anche due thriller e il seguito di “Prometheus”. «Mio figlio Lev mi segue ovunque io vada. L’importante è che non sia costretto a interrompere la scuola a metà anno. A lui questa vita per ora piace, è un ragazzo curioso». Ma Noomi non vuole fare “la star”: «Mi piace la moda, ma non voglio essere testimonial di nulla e stare lontano dal gossip. Nel 2014 voglio imparare lo spagnolo assieme a mio figlio e imparare a ballare il flamenco con lui!».