Scarlett Johansson è cambiata e, nell’intervista pubblicata su “Io donna”, spiega che aver interpretato Samantha, la donna di cui Joaquin Phoenix si innamora in “Lei”, l’ultimo film di Spike Jonze, le ha permesso per la prima volta di «liberarsi del proprio corpo» e di comprendere la vera natura del romanticismo. «Sono romantica», dice. «Mia madre è romantica in modo totale e struggente, e in questo ognuno di noi quattro figli è come lei. Chissà, anche io un giorno, come lei, avrò una famiglia…».
Il suo personaggio in “Lei” non esiste, è una voce – suadente come solo la voce leggermente roca di Scarlett Johansson può essere – creata da un computer. «Spike voleva che Samantha fosse una creatura libera, entusiasta, senza pregiudizi. Ho cercato di liberarmi di ogni filtro razionale ed emotivo. Facendo a meno del mio corpo». Il suo rapporto con la tecnologia? «Ho da poco comprato il mio primo iPhone. Il vecchio cellulare non funzionava più: sono all’inizio di una nuova relazione intima!».
Il film (nei cinema il 13 marzo) ha garantito alla star americana il premio come miglior attrice all’ultimo festival di Roma. Ma l’Academy non l’ha considerata candidabile per gli Oscar, non comparendo mai in video. Eppure Johansson che fino a due anni fa riduceva ogni conversazione con i giornalisti a uno scontro di boxe, è di ottimo umore. La sua vita privata va a gonfie vele – è fidanzata con il giornalista francese Romain Dauriac. E sta per esordire come regista con una riduzione cinematografica di “Incontro d’estate” di Truman Capote. Scarlett Johansson, diva irresistibile o antipatica? Iodonna.it lancia il sondaggio…