«Nina e Cloe hanno 2 anni e mezzo, e certamente hanno notato il cambiamento, ma le loro mamme continuano a essere presenti nella loro vita anche se hanno deciso di separarsi». In un’intervista al settimanale OGGI, la figlia di Roberto Vecchioni, Francesca racconta la fine della sua storia sentimentale per i particolari risvolti sociali e di costume che riveste in tema di unioni gay.
«Le bimbe sanno che Alessandra è la loro madre, ma per lo Stato italiano lei non è nessuno. L’unica a essere riconosciuta legalmente sono io, come madre biologica», dice a OGGI Francesca Vecchioni. «Purtroppo i diritti delle nostre figlie e i nostri, così come i doveri che abbiamo verso di loro, ce li dobbiamo garantire da soli. In un momento difficile come quello di una separazione solo la buona volontà e l’impegno delle persone possono colmare un vuoto legislativo enorme».
Aggiunge Francesca Vecchioni: «Tutto quello che abbiamo fatto, e che continueremo a fare, è per le nostre figlie. Per loro è meglio sapere di avere due mamme che le amano anche se separate, anziché avere due mamme che non si amano più ma sono costrette a vivere insieme. Chi approfitterà di questa situazione per denigrare la lotta verso l’allargamento dei diritti, colpirà non solo le nostre bambine, ma anche i figli di tante altre coppie, perché la separazione non è differente nelle coppie omosessuali o eterosessuali»