«Sono una novità, la carta che la Rai ha voluto giocarsi. Si vedrà se sono un asso o un due di picche», dice Cristel Carrisi al settimanale OGGI, in un’intervista nel numero in edicola da domani, in cui si difende dalle accuse, piovute di recente anche su Aurora Ramazzotti (leggi), di essere una raccomandata.
«A casa non avevo raccontato del colloquio a nessuno. Poi silenzio totale per due mesi… Appena fatto il provino l’ho raccontato in famiglia. Poi il tempo passava. Mio padre ha detto: “Vuoi che chiami in Rai, per saperlo?”. “Stai fermo, non voglio tirarmi addosso antipatie”… Se dovessi farmi raccomandare ora, da trentenne, mi sentirei una sfigata. Se non hai talento, duri pochi mesi».
Cristel Carrisi rivela a OGGI di aver avuto bisogno di una psicologa dopo la reunion dei genitori: «Negli ultimi anni mi sono rivolta a una terapeuta, avrei dovuto farlo prima. L’ho fatto nel momento della reunion dei miei, pochi anni fa, quando li ho visti sul palco insieme. Era un’immagine bellissima, che pensavo non avrei rivisto mai più nella vita. Ma mi ha fatto tornare a galla parecchie questioni irrisolte».
E parla del suo rapporto con i fratelli e con Loredana Lecciso: «Il nostro rapporto è migliorato in quanto inesistente. Abbiamo due caratteri diversi, il miglior modo di avere un rapporto con lei, per me, è non averlo. Prima ero troppo piccola per poter evitare un dialogo. Oggi non sono più interessata».