1.200 scuole, 7.000 classi, oltre 160.000 bambini. Sono gli incredibili numeri che hanno decretato lo straordinario successo di Kids Creative Lab, progetto su scala nazionale dedicato ad arte e moda, nato dalla partnership tra la Collezione Peggy Guggenheim, uno dei più importanti musei d’arte moderna in Italia, e OVS, il più noto retailer di fast fashion del paese.
Migliaia di coloratissime creazioni in feltro, dalle forme più disparate, realizzate con passione e creatività dai bambini delle Scuole Primarie di tutta Italia hanno partecipato a Kids Creative Lab, e hanno dato vita ad un’originale installazione che è presentata a Firenze in occasione di Pitti Bimbo, dopo esser stata esposta dal 24 aprile al 6 maggio a Venezia accanto ai grandi capolavori collezionati da Peggy, registrando più di 30.000 visitatori.
La coloratissima opera d’arte proseguirà il suo viaggio in una mostra itinerante per approdare a “La città dei bambini e dei ragazzi” di Genova, la più grande struttura in Italia dedicata a gioco, scienza e tecnologia, per bambini e ragazzi.
“E’ per noi fondamentale che la proposta formativa del museo affronti, congiuntamente e spesso a partire dallo studio dell’arte, tematiche quali la moda, il design, i nuovi media e modi di rapportarsi al reale, perché il dialogo scuola – famiglia – museo possa favorire lo sviluppo di un senso critico ed estetico, continuare ad arricchirsi di stimoli e rivelarsi vivace e proficuo anche per gli anni a venire” sostiene Philip Rylands, direttore del museo. “Siamo davvero lieti di questa collaborazione con OVS, marchio di Gruppo Coin, leader nel fashion retail italiano, che rivolge, come la Collezione, un’attenzione speciale verso i bambini: il progetto Kids Creative Lab ha dimostrato la potenzialità creativa del binomio arte – impresa nel valorizzare la crescita culturale attraverso la bellezza dell’arte”.
“Il progetto Kids Creative Lab, in collaborazione con un’istituzione prestigiosa come la Collezione Peggy Guggenheim, ha rappresentato per noi un’opportunità davvero unica di poter utilizzare la cultura come elemento di contatto con i bambini” afferma Stefano Beraldo, Amministratore Delegato del Gruppo Coin. “Oggi i bambini sono esposti soprattutto a forme di comunicazione multimediali e a strumenti espressivi tipici della comunicazione in rete, questo progetto ha permesso di avvicinarli all’arte figurativa e alla manualità trasformandoli in fruitori attivi”.