«Mio marito mi prende sempre in giro perché, dice, voglio che tutto sia “normale”. È vero, a me piace la normalità», racconta Julianne Moore a “Io donna”, in edicola oggi. Eppure la straordinaria attrice americana, al cinema in questi giorni in Don Jon, nel suo prossimo film sarà una madre ossessiva e disturbata, posseduta da fanatismo religioso.
Il film è “Lo sguardo di Satana – Carrie”, remake del celebre horror di Brian De Palma del 1976 tratto da un romanzo di Stephen King. Questa volta la regia è di una donna, Kimberly Peirce, mentre Carrie è interpretata da Chloe Grace Moretz. «Questo film mi ha spinto a ripensare al rapporto con mia madre. Ha fatto un buon lavoro, con le mie sorelle e con me, siamo cresciute con valori solidi. Ma a casa c’erano molte regole: non potevo mai vestirmi di nero, per esempio, la mamma lo considerava troppo sofisticato per una ragazza».
Moore è anche entrata a far parte del cast del prossimo “Hunger Games”, la saga-cult per adolescenti (e non solo). «L’ho scoperta grazie a mio figlio Cal».