Baby Sitter quanto mi costi? Qual è la tariffa media oraria di una babysitter in Italia? Grazie ai dati raccolti da Sitter Italia attraverso le dichiarazioni dei suoi iscritti, siamo in grado di offrire un panorama sulla richiesta delle tate italiane, città per città. Con non poche sorprese.
Le aspiranti babysitter iscritte a www.sitter-italia.it, sito nato nel 2013 e specializzato nella messa in contatto di genitori e babysitter, sono da sempre invitate ad esprimere la propria tariffa oraria in modo che i genitori possano valutare l’eventuale candidatura anche in base a questa richiesta.
Considerando il momento storico, anche la minima variazione dello ‘stipendio’ di una babysitter potrebbe cambiare l’equilibrio dei costi di una famiglia; non è certo questo un dato da sottovalutare quindi…
Ma quanto costano le babysitter in Italia? O, meglio, quanto richiedono le tate? Sitter Italia ha analizzato il suo bacino di informazioni e dalle dichiarazione di circa 150 mila babysitter iscritte sono risultati dati molto interessanti, in alcuni casi anche inaspettati.
Prendendo in considerazioni le grandi città, non si evincono particolari differenze. Se Roma e Milano sono notoriamente le città più care della penisola, in realtà le babysitter non sono troppo ‘pretenziose’. Infatti richiedono rispettivamente 8,2 e 8,4 euro l’ora come media; ma Bologna 8,01 euro; Venezia 7,97; Trento 7,98 euro; Sassari 7,78 euro. Variazioni minime dunque. Si inizia a scendere di prezzo a Torino 7,65 euro; Ferrara 7,65 euro; Palermo 7,29 euro; Napoli 7,12 euro all’ora. Le tate di Bari sono tra le più economiche quando si parla di capoluoghi, con 6,84 euro.
Tra le città qui prese in considerazione la media oraria risulta essere di 7,72, un valore praticamente identico a quella delle grandi città spagnole, dove il gruppo 2care4kids ha un fratello ‘gemello’, Quiero Canguro (e dove quindi ha potuto realizzare la medesima analisi). Nella penisola iberica però Valencia ‘distacca’ nettamente le altre metropoli dato che le sue babysitter richiedono 9 euro all’ora (a Las Palmas de Gran Canaria la cifra di riduce a 5 euro).
Tornando in Italia, è interessante verificare come al di fuori dei grossi centri abitati non esistano indicatori univoci che rendano prevedibile la cifra media richiesta dalle babysitter.
3 euro all’ora vengono indicati sia a Fontanafredda, vicino a Padova, sia in provincia di Lecce, o sull’isola di Procida, o in provincia di Sondrio.
Allo stesso modo, 12 euro (la cifra massima indicata) è considerata ‘normale’ a Pozzomaggiore (in Sardegna), sul Gargano, in provincia di Rimini, nel Chianti e a San Lorenzo Al Mare, in Liguria.
Nelle località turistiche più ‘in’ le quote sono come da aspettative elevate: Courmayeur 10,98 euro all’ora, Cortina d’Ampezzo 11 euro, Porto Cervo 9 euro.
Una curiosità? A Carloforte le tate chiedono ben 10,50 euro come tariffa oraria, mentre alla Maddalena, così come a Lampedusa, solo 7 euro.
Se consideriamo che, in una recente indagine svolta tra le famiglie iscritte a Sitter Italia, i genitori dichiaravano come cifra oraria messa a disposizione per remunerare una babysitter tra i 7 e gli 8 euro, almeno nelle grandi città domanda e offerta parrebbero incontrarsi.
COME FUNZIONA SITTER-ITALIA.IT
Il sistema è semplice: i genitori possono registrarsi gratuitamente e andare alla ricerca della baby sitter, tata o persona che sia di supporto alla mamma nella zona di riferimento, visionandone la foto, il curriculum, la disponibilità, le lingue parlate, le eventuali referenze, le mansioni per le quali si propone. Per un approccio più che mai concreto, la baby sitter è invitata a pubblicare inoltre una propria, breve, intervista in cui racconti il suo modo di approcciarsi ai bambini e all’attività.
Allo stesso tempo, i genitori possono inserire il proprio annuncio di lavoro all’interno del portale www.sitter-italia.it , indicando molteplici criteri di ricerca: l’età e il numero dei bambini da accudire, gli orari e l’area in cui è richiesta la prestazione… O se, oltre alla baby sitter, sono interessati a incontrare altre famiglie per condividere la baby sitter, occuparsi a turno dell’accudimento dei bambini, organizzare il doposcuola.
‘Genitori in contatto’ è infatti un ulteriore servizio offerto da Sitter-italia.it, sempre in un’ottica di supporto alla quotidianità della famiglia e di risparmio in termini di denaro. E’ un piacere per mamme e papà poter condividere esperienze e necessità con famiglie guidate dai medesimi principi in tema di educazione.
Per genitori e baby sitter la registrazione è gratuita, così come la risposta alle domande e alle offerte di lavoro; è poi possibile essere i primi ad attivare contatti diretti grazie ad un abbonamento Plus.