Chloe Moretz, 17 anni e 15 anni di carriera: “Non voglio più fare i compiti sul set”

«Non vedo l’ora di stare sul set senza dover fare i compiti, come succede adesso ogni giorno. Ho voglia di capire com’è essere adulti. Non che compiere 18 anni basti, però penso che sarò più indipendente. Mi piacerebbe gestirmi da sola». Ha voglia di indipendenza la 17enne Chloë Grace Moretz, una delle attrici più stakanoviste d’America (prime comparsate a 5, primo ruolo di rilievo a 8 nel remake di Amityville horror, poi fumettoni come KickAss, e pellicole d’autore come Hugo Cabret di Martin Scorsese), che ora è alle prese per la prima volta con il cinema europeo.

In Le nuvole di Sils Maria (nei cinema dal 6 novembre) del francese Olivier Assayas è Jo-Ann, una giovane attrice furba, arrivista e nota per i suoi eccessi che ruba la scena a una collega matura, Juliette Binoche.

«Ho lavorato spesso con attrici di un’altra generazione: Julianne Moore, Charlize Theron, Michelle Pfeiffer…» racconta Chloë Grace Moretz a IO donna. «E con tante altre. Un paio sono state abbastanza cattive con me, in effetti: mi consideravano la Jo-Ann della situazione. Io dicevo che un giorno avrei voluto essere come loro ma era peggio, pensavano che volessi adularle».

L’attrice, una simpatia regolarmente monitorata dai tabloid per Brooklyn Beckham, il figlio quindicenne di David e Victoria, confessa: «Sono cresciuta vedendo ragazze di successo ancora quasi bambine che poi sbandano tra droga e alcol. Ma io non ho mai passato la serata in un locale per uscirne traballante, anche perché ci sono sempre mia madre o mio fratello con me. Se facessi qualcosa del genere mi chiuderebbero a chiave fino a 20 anni».

Photo| immaceleb.com

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