La collaborazione dei papà nella fase cruciale della gravidanza rappresenta ormai una consuetudine e sono sempre di più i papà che assistono al parto. Una premessa fondamentale consiste nel fatto che dovrebbe sempre trattarsi di una scelta condivisa da entrambi i futuri genitori: se per diversi motivi lui o lei preferissero evitare la presenza in sala parto sarebbe sbagliato forzare la situazione.
Se si decidesse di assistere la propria compagna, sarebbe meglio seguire insieme a lei un corso di preparazione al parto: le ostetriche spiegheranno tutto quello che succederà durante il travaglio, così come le tecniche principali di rilassamento mirate ad attenuare tensione e dolore.
Ecco qualche dritta per far si che la presenza del futuro papà diventi un’assistenza pratica. Durante la fase della dilatazione il futuro papà può: effettuare leggeri massaggi nella parte bassa della schiena della compagna allo scopo di ridurre la tensione provocata dalle contrazioni dell’utero, aiutare la partner ad alzarsi e a cambiare posizione qualora volesse farlo tra una contrazione e un’altra, offrirle uno spuntino leggero o dell’acqua se sentisse il bisogno di recuperare un po’ di energie, accompagnarla in sala parto.
Successivamente, mentre il bimbo sta per venire alla luce, il futuro papà può sorreggere la testa alla compagna e può incoraggiarla ad aumentare la potenza delle spinte ed associarle a profonde espirazioni seguendo le indicazioni dell’ostetrica.
Pratici e semplici consigli che però possono fare molto!
Fonte | bimbisani & belli