Intervista a Saoirse Ronan: 20 anni e una carriera da Oscar

A 13 anni era stata candidata all’Oscar per “Espiazione”. Adesso Saoirse Ronan ne ha 20 e in curriculum personaggi come assassine, vampire e teenager abitate da extraterrestri. In “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson, Orso d’argento a Berlino e al cinema dal 10 aprile, è invece una “normale” assistente pasticcera. Per lei è il primo film girato senza genitori al seguito. «Sono sempre stata felice di avere mia madre sul set», racconta a “Io donna”.

«Si preoccupava che mangiasse bene e non andassi a letto troppo tardi. È importante avere i tuoi accanto: ci sono così tante tentazioni». Quali? «Una volta sono quasi andata in overdose da tè… Ma ora mi sento abbastanza adulta per farcela da sola».

La sua prima scelta da adulta è un altro ruolo “normale”, quello di una ragazza irlandese degli anni Cinquanta che arriva a New York per lavorare: «Una storia semplice e universale»; e “How to catch a monster”, il primo film da regista di Ryan Gosling. L’attore-sex symbol secondo lei? «Un uomo di gusto e pieno di talenti».

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